Artisti HEIDI FONTANA
e-mail: thebest.me@tiscalinet.it Possiamo individuare nelle “garze”, ultime tra le produzioni dell’artista, un avvicinamento all’art brut, quella schiera di artisti dispersi che utilizzano inediti registri espressivi; Heidi interpreta i sentimenti con un sistema linguistico originale, muove da una passione vergine di comunicare i propri stati d’animo che si fa lettura visiva sulla materia. S’insinua nelle proprie pieghe a creare spazi bianchi e reticoli anestetizzanti, con un’introspezione che scardina le proprie nevrosi, permeando le proprie regressioni di una gestualità dinamica , reattiva, che esorcizza, nella dimensione visiva, le proprie pulsioni. Ogni emozione privata viene sottoposta all’elaborazione materica che fonde nella analisi espressiva, dando luogo a un’energia propulsiva che gioca con il segno, la pittura, la scultura fondendosi e scambiandosi e trasformando la ricerca in invenzione. Le tele diventano campo per sperimentare le pulsioni interne e la garza, asettica , bianca, viene stigmatizzata da trame di gesso raddensato e polveri che ne opacizzano la purezza, e annotazioni incise da un coagulo rosso instabile e ritagli di fotogrammi umani combustionano questi estremi miraggi. GIANLUIGI FUMAGALLI Web: www.gianluigi.fumagalli.name La ricerca sulla drammatizzazione dell’esperienza corporea e la psicopatologia dell’espressione che traspirano dalle tele dell’artista, ci conducono ad intrecci di vite interiori. La materia coloristica è innaturale, luminosa, a creare una violenza ambigua, pulsante ma non reattiva. I soggetti sono coltivati nella memoria, recuperati come rappresentazioni sensoriali che danno luogo a ombre in cui la materia psichica precipita nell’arte. Gli scorci che si intravedono sono desolate campiture dove lo spazio è coordinato, intersecato a disegnare una cartografia della corruzione: il nostro tempo, le storie e le cronache che nello spazio di un giorno si dimenticano, vengono ripescate e imposte alla nostra vista. Sono dettagli di immagini da fissare nella memoria con la nitidezza contenuta nel chiaroscuro della matita, strumento primo dell’artista, quasi a rilevare una primigenia natura perfetta, acromatica, distinta e svelata, a cui si sovrappongono strati di colore compatto e lascivo e grumi densi di materia come scorie dolenti. ANDREA BARZAGHI e-mail: wanax2003@libero.it L’interesse verso
la lettura, la stampa nei suoi
procedimenti meccanici e tecnici, le metamorfosi evocate dalle pagine
di un libro sono gli elementi che Andrea ha trasfigurato in opere
pittoriche con l’intento di rendere omaggio agli
“artisti della parola “. La scrittura come memoria
degli uomini è il filo conduttore delle opere presentate; il
libro come un contenitore di segni suscita passioni e desta spettri che
si animano nell’impianto coloristico. Appare come
un’ infinita pila di libri e libercoli e carta, involucri
plastici e monocromatici che vengono deposti uno sull’altro
da ogni angolazione, utilizzando uno spazio asfittico lineare e
verticale e costituendo un totem di parole. Le parole che inchiostrano
la tela bianca come rarefatti ectoplasmi, vanno a liquefare brani di
colore e lo sigillano, anestetizzano la forma in un ritmo pittorico.
Figure filiformi e livide che emanano effluvi erotici, tratteggiano
oscure identità, suggerendo un nuovo presagio.
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