DIVIER NELLI
Nato nel ’74 vive a Viareggio, dove vive e lavora. Collabora
con riviste e quotidiani. Con il racconto La telefonata
è presente
nell’Almanacco del giallo toscano 2004. Il
suo primo thriller è stato La contessa
(Passigli 2002), un poliziesco classico, che gira attorno a due morti
ammazzati – tra cui la contessa che dà il titolo
al romanzo - e ad un investigatore, il maresciallo De Martino, scapolo
corpulento e amante della buona tavola. Il tutto sullo sfondo di una
Versilia dalle atmosfere liberty, rimasta nelle memorie per famosi e
tristi omicidi. Nel 2004 è uscito, sempre per Passigli, Il
falso binario.
Falso binario
– Passigli
Il Carnevale è alle porte. Viareggio si trasforma; si
prepara alla festa. In una notte di pioggia battente, Tullio Gentile,
sedicente fotografo d'alta moda, viene investito da un treno nei pressi
della stazione vecchia. Suicidio o assassinio? Il maresciallo dei
Carabinieri Franco Di Martino è costretto a indagare tra
rancori familiari, menzogne, debiti e ricatti. E intanto, riaffiora
poco alla volta un mistero, un delitto vecchio di settanta anni che
sconvolse la città e mai del tutto risolto.
L’incipit.
Cadeva una pioggia fitta, cattiva. Il maresciallo Di
Martino indovinava a stento la strada, alle tre di notte. A passo
d’uomo, guidava attraverso una Viareggio tetra e allagata.
Mai come allora, aveva pensato di mandare in pensione la fedele Alfa
33. Il tergicristallo funzionava male, lamentoso sul parabrezza
graffiato. Il riscaldamento non spannava i vetri, costringendolo a
farlo con l’avambraccio. E il finestrino lato guidatore
– ormai non chiudeva per intero, lasciando una fessura di
qualche centimetro – faceva penetrare
nell’abitacolo gocce fredde e grosse come ciliegie che gli
bagnavano la manica della giacca a vento e la gamba dei calzoni di lana.
Ha partecipato all'Edizione 2002 e 2004
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