La passione per il delitto
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ENZO FILENO CARABBA
è nato a Firenze e vive attualmente nella campagna toscana. E' autore di diversi romanzi, tra cui Jakob Pesciolini (Premio Calvino 1991), La regola del silenzio e La foresta finale, tutti editi da Einaudi, nonché di numerosi racconti pubblicati in antologie sia in Italia che all'estero. Prima che nel nostro paese, Pessimi segnali (Marsilio, 2005) è stato pubblicato nel 2003 in Francia, nella prestigiosa “Série Noire” di Gallimard.

Pessimi segnali – Marsilio black
Il giovane Angelo finisce a fare il servizio civile in uno sperduto paesino del Valdarno, presso il locale presidio della Croce Rossa. Si trova a pochi chilometri da casa, eppure fin dal primo momento gli sembra di essere stato catapultato in un altro mondo, alieno e inquietante. I volontari della Croce Rossa sono gente rozza e violenta, che passa il tempo a guardare cassette porno e si eccita alla vista del sangue. I giovani del posto si accoppiano sulle brandine. I vecchi parlano confusamente di riti antichissimi che si celebrano nei boschi circostanti. Torme di conigli neri guizzano minacciose nella notte. Perfino le suore del convento si comportano in modo strano. Giorno dopo giorno, Angelo coglie indizi e segnali che paiono alludere oscuramente a un disegno segreto, uno spaventoso complotto. Una rete avvolge tutti, tutti ne fanno parte, e al centro di tale rete sembra esserci Augusto, un bambino reso sordo, muto e cieco da un misterioso incidente. Cosa sta succedendo intorno a lui? Angelo deve assolutamente capirlo, se vuole salvarsi. Romanzo noir con venature fantastiche e horror, Pessimi segnali mescola indissolubilmente verità e apparenza, realtà e allucinazione, dando corpo a una vicenda suggestiva e visionaria in cui è si viene risucchiati come in un gorgo.

L’incipit
Morivano di continuo, come per un’ossessione. Non li capivo. Erano dappertutto: per le strade e nelle case. Noi li portavamo via, con al sirena che urlava e incendiava l’aria. Mi sembravano tutti uccisi. Correvamo nel ghiaccio e nel sole. Incidenti, malattia, lamiere, andavamo incontro a questo senza sapere nulla. L’unica cosa che sapevo era che sicuramente esisteva un colpevole, da qualche parte. C’è sempre un colpevole.

Ha partecipato all'Edizione 2005