La passione per il delitto
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LUCIANO GAROFANO
E' tenente colonnello dell’Arma dei Carabinieri. Laureato in scienze biologiche, si è specializzato in tossicologia forense e dal 1995 comanda il Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma, che ha competenze su tutto il Nord Italia. Ha svolto numerose perizie in casi giudiziari di risonanza nazionale, tra cui la strage di Capaci, il caso di Donato Bilancia, il delitto di Cogne. Attualmente è docente di tecniche del sopralluogo e criminalistica nel master in scienze forensi presso l’Università degli Studi di Parma. Nel 2004 ha pubblicato Delitti imperfetti. Sei casi per il Ris di Parma (Marco Tropea).

Delitti imperfetti atto II. Nuovi casi per il Ris di Parma - Marco Tropea
Scoprire il volto di un serial killer non è per gli investigatori il vero momento della verità. La scoperta più ardua e inquietante per loro avviene prima, quando attraverso indizi e prove mettono in luce che molteplici eventi delittuosi sono legati da una serialità. Donato Bilancia, il primo omicida seriale italiano, colpisce in luoghi diversi, dalla Liguria al Piemonte. Anche le sue vittime sono molto diverse: giocatori d’azzardo, cambiavalute, metronotte, prostitute e impiegate. I moventi sono la rapina, il sesso, la vendetta o talvolta, apparentemente, nessuno. Il RIS di Parma, dall’esame dei reperti, scopre però il legame che collega questi omicidi: un revolver Smith& Wesson munito di insolite cartucce. È aperta così la caccia all’assassino più inclassificabile, e tra i più spietati, della storia del crimine. Le indagini, la cattura di Donato Bilancia, l’angosciante ricostruzione dei suoi diciassette omicidi, alimentano una vicenda investigativa reale che supera qualsiasi intreccio poliziesco immaginario. Il tenente colonnello Luciano Garofano, protagonista di questa vicenda, la racconta per la prima volta: i lettori vivranno un’esperienza forte e avvincente in modo esclusivo. In questo libro, il più celebre scrittore-investigatore italiano affronta altri casi, d’interesse non minore. Un’anziana signora di Dobbiaco, violentata e massacrata dalla persona più insospettabile, è al centro di uno dei racconti. Il RIS di Parma, in questo caso, viene a capo di un enigma impenetrabile grazie a un autentico exploit tecnico-investigativo: lo screening genetico di un’intera popolazione. Un classico triangolo sentimentale sfocia, a Valdobbiadene, in un fattodi sangue altrettanto classico, ma dalla soluzione tremendamente complicata: da una traccia di sangue lasciata su uno zerbino si arriva al colpevole. Una coppia criminale veneto-campana, una donna e il suo socio, medita un “delitto perfetto” ai danni del marito di lei, un geologo tedesco. Affari malavitosi e rancori coniugali si mescolano in un racconto dal finale doppiamente tragico.

Delitti imperfetti. Sei casi per il Ris di Parma – Marco Tropea
Per l’investigatore moderno, la “scena del delitto” è una mappa preziosa da interrogare e da decifrare. Gli elementi obiettivi della dinamica criminale, le fonti di “prova certa” che possono portare all’identità del colpevole, spesso sono annidati proprio in quel luogo, ben camuffati nel disordine creato dalla furia omicida. Portare alla luce questi elementi, interpretarli e analizzarli in laboratorio è un compito che, nell’ambito delle indagini giudiziarie svolte in Italia, viene sempre più associato a una specifica struttura del settore investigazioni scientifiche dell’Arma dei Carabinieri. In particolare, questo lavoro viene identificato con l’uomo che guida il RIS di Parma, e che è stato determinante per la sua crescita e la sua affermazione: il tenente colonnello Luciano Garofano. Su sei recenti storie criminali di vastissima notorietà, Delitti imperfetti offre al lettore un punto di vista unico e inedito: il punto di vista “interno” del capo di una squadra di investigatori che ha contribuito in maniera decisiva alla loro soluzione. Per la vicenda di Erika e Omar, Luciano Garofano ripercorre passo dopo passo i sopralluoghi effettuati dal RIS nella villa di Novi Ligure, teatro del duplice omicidio. La descrizione della scena del delitto, la ricostruzione degli atti criminali compiuti contro le due vittime, l’uso di sofisticati strumenti per scoprire le tracce invisibili del massacro, le fasi appassionanti del processo costituiscono la materia di una narrazione avvincente e drammaticamente “vera”. Per la strage, non meno nota, della famiglia Carretta, le stesse innovative tecniche d’indagine hanno permesso, a dieci anni dal triplice delitto, di trovare il riscontro oggettivo della clamorosa confessione mediatica di Ferdinando Carretta. Con gli altri casi presenti nel libro, dall’omicidio della piccola Sarah Jay a quello del tabaccaio di Pioltello, dal “delitto del depezzato” di Torino a quello di Gassino, prende forma un unico racconto-documento diviso in sei capitoli che fa luce sui volti più inquietanti del crimine.

Incipit
“Il delitto è sempre una forma di catastrofe personale e sociale, che solo nella possibilità d’istruire e celebrare un processo giusto ed equo al presunto colpevole può trovare una ricomposizione, almeno parziale. Noi carabinieri del RIS, in quanto settore scientifico dell’Arma, possiamo
efficacemente concorrere se con i risultati delle nostre indagini siamo in grado di affiancare il lavoro dei giudici e degli inquirenti.”

Ha partecipato all'Edizione 2004 e 2006