La passione per il delitto

GIUSEPPE PEDERIALI
E' nato a Finale Emilia, nella Bassa modenese, e vive a Milano. Narratore per adulti e per ragazzi, è tradotto in Germania, Inghilterra, Russia, Francia e Giappone. Per Garzanti ha pubblicato: L'osteria della Fola (2002), Marinai (2003), Camilla nella nebbia (2003), Camilla e i vizi apparenti (2005). Nel 2005 è uscito per Aliberti Giallo in città, che riunisce i due racconti Camilla e il gioco del delitto e Perché i cinesi non muoiono di Roberto Barbolini, mentre ad ottobre, sempre per Garzanti, uscirà il nuovo Camilla e il Grande Fratello.

Camilla e i vizi apparenti - Garzanti
L’ispettore Camilla Cagliostri ama indagare a modo suo. E spesso si fa coinvolgere più di quanto non richieda il suo ruolo professionale, perché a volte questo è l’unico sistema per riuscire a capire dove sboccia il male, ed evitare che dilaghi. In Camilla e i vizi apparenti la bella poliziotta modenese non ha – almeno all’inizio – un incarico ufficiale: la figlia di un suo conoscente, Riccardo Merighi, subisce i primi contraccolpi dell’età difficile. Ma forse la tredicenne Fosca, così scontrosa e introversa, semplicemente non regge il confronto con una mamma come Andrea, troppo bella ed esuberante. Una breve vacanza in Sardegna, un soggiorno nella splendida e appartata villa di Ferrara dove vive questa famiglia danarosa e in apparenza così normale, lasciano solo intuire quello che sta per accadere. Per esplorare e capire i retroscena di questo interno di famiglia con delitto, Camilla Cagliostri dovrà seguire tutte le intuizioni e gli impulsi della sua sensibilità femminile, al di là di ogni regola e regolamento. È un gioco pericoloso, che può condurla alla scoperta di una diversa idea di giustizia – più sottile e complessa di quella dei maschi. Raccontando le difficoltà e le sofferenze di una adolescente in un mondo torbido e spietato, Giuseppe Pederiali toglie i veli a un perbenismo che è solo apparenza. Grazie a una trama ben congegnata e ricca di colpi di scena, Camilla e i vizi apparenti porta in primo piano i caratteri e le personalità che ruotano intorno a casa Merighi: persone che potremmo incontrare ogni giorno, costrette a fare i conti con il male. Quello che si portano dentro e quello che subiscono.

L’incipit
Superata la punta di Razzoli la barca prende le onde di traverso e i compagni di viaggio di Camilla sembrano meno interessati all’avventura della Semillante. Ma nessuno patisce davvero il mare, sembra anzi che lo vogliano sfidare: Toni e Fosca , uno accanto all’altra, seduti a dritta, aggrappati al corrimano, si lasciano accarezzare i piedi dalle onde; Matilde seduta a gambe aperte all’estrema prua, cavalca la barca; Luca resta accanto a Camilla, in piedi, rassegnato al suo rifiuto di lasciargli il timone. Immobile, l’unica indifferente a tutto, Andrea seguita a prendere il sole distesa sul materassino, a pancia in giù, forse dorme, cullata dalle onde che cominciano a esagerare.

Camilla e il gioco del delitto, in Giallo in città – Aliberti
Modena. La sede del Club del Canarino, luogo di ritrovo per gli appassionati del giallo, è teatro di un insolito omicidio: vittima Antonello Borlenghi, il più grande scrittore italiano di scrittori polizieschi. Il commissario Lanza affida le indagini, con un po’ di diffidenza, al giovane ispettore Camilla Cagliostri, che si mette subito al lavoro.

L’incipit
Non le è mica tanto piaciuta la frase “Ci sei solo tu!” che il commissario Lanza, funzionario di turno alla Questura di Modena, le ha rivolto prima di affidarle l’incarico. Chiaro che avrebbe preferito uno dei suoi uomini specializzati in omicidi, e non l’ispettore responsabile dlel’Ufficio Minori, per giunta una donna.

Ha partecipato all'Edizione 2005