MASSIMO MARCOTULLIO
Nato a Pavia, nel 1997 ha pubblicato in Germania perla casa editrice
Heyne il suo primo racconto. A questa prima prova
hanno fatto seguito altre collaborazioni, per Knaur Verlag, sfociate
nella pubblicazione delle antologie Bella Italia
(1998), Dolce
Vita (1999), Killing him softly (1999), Pur
(2000).
In Italia ha pubblicato i romanzi La morte e il salumiere
(Todaro, 2003) e Il sangue dello scorpione (Piemme
2006). Il
corpo del mondo (Todaro, 2006) è il suo terzo
romanzo.
Il
corpo del mondo – Todaro
Una
ragazza sparita nel nulla. Beo Fulminazzi, investigatore, viene
chiamato ad indagare, ma fin da subito l’inchiesta presenta
dei
lati oscuri. Due giovani orrendamente torturati e uccisi.
Un’oscura
vicenda di discariche. Un fiume, il Po, attorno alle cui rive si
aggirano gorilla psicopatici, reduci di guerre dimenticate, mafiosi
russi. Una famiglia di pescecani le cui dinamiche torbide e
inquietanti tracciano una lunga linea di dolore nella quale rischiano
di finire schiacciate le vite dei più deboli e indifesi. Una
donna sola e coraggiosa in lotta con l’asprezza di una natura
ostile e l’indifferenza di chi la circonda. Con tutto
ciò e
con altro ancora dovrà confrontarsi il nostro Fulminazzi.
Più
vecchio, più stanco, più disincantato, ma con
dentro
ancora la voglia di non arrendersi al cinismo del mondo. In Il
corpo del mondo Massimo Marcotullio, ci regala una galleria
di
personaggi variegati e splendidamente descritti: lo slavo Dark, il
delirante Rubens, Dodo il gigante buono, l’enigmatico Ferro,
e,
naturalmente, Beo Fulminazzi, investigatore camaleontico che alterna
momenti di apparente indolenza a reazioni pirotecniche.
L’indagine
si svolge in gran parte lungo le sponde di un Po che ricorda il
Mississipi, dove il caldo afoso e le zanzare metteranno a dura prova
la pazienza del nostro Fulminazzi, rinfrancato però dalla
presenza della bella Nicole.
La morte e il
salumiere - Todaro editore
Qualcuno sta uccidendo i salumieri di Milano. La polizia, come da
copione, brancola nel buio. Preso dallo sconforto e dal terrore, il
presidente dell'associazione nazionale salumieri decide di ingaggiare
un investigatore privato: toccherà a Beo Fulminazzi,
detective dal curriculum tutt'altro che irreprensibile, sbrogliare
l'intricata matassa. Si tratta di un serial killer, oppure
l'impressionante serie di omicidi cela interessi occulti e
inconfessabili avidità? Indizio dopo indizio, pestaggio dopo
pestaggio, avvalendosi della renitente collaborazione della salumivora
Dolly, una bruna mozzafiato, e di Tatù, un gigante muto e
affetto da una forma gravissima di agorafobia, il nostro Marlowe padano
giungerà faticosamente alla verità.
Incipit
Non è per i soldi, cazzo! È per
l'umiliazione. E per la faccia, naturalmente. Quella faccia che ho e
che, salvo miracoli, dovrò portarmi in giro sino al gran
sipario finale.
Ma guardate qua, guardate qua, se non ci credete, santo Dio!
Ottocentoquarantaquattro euro e rotti!
E non è la fattura di un viaggio a Mauritius: è
il conto del salumiere! Per il solo mese di marzo.
Ha partecipato all'Edizione 2003 e 2006
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