OLGA
PISCITELLI
E' nata a Luino e vive a Milano. Giornalista,si
è occupata di cronaca nera e giudiziaria per i quotidiani
“La Stampa” e “la Repubblica” e
per il quotidiano on line
“ilNuovo.it”. Attualmente collabora al settimanale
“L’Espresso”.
E’ autrice del libro inchiesta Sos Clima,
sui grandi
cambiamenti in atto nel pianeta.
Colpo
grosso. Bande e solisti della rapina all’italiana - Zona
La storia della rapina all'italiana è fatta di vicende e
nomi
assai noti: la "tuta blu" di via Osoppo Ugo Ciappina, "il
solista del mitra" Luciano Lutring , il "compagno bandito"
Pietro Cavallero, il "ladro cortese" Horst Fantazzini,
"faccia d'angelo" Francis Turatello, il capo del clan dei
Marsigliesi Albert Bergamelli, il "bel René"
Vallanzasca, Francesco Gorla e Sebastiano Mazzeo, gli spietati
mitraglieri di via Imbonati, il giustiziere rosso Cesare Battisti...
O il benzinaio Francesco Cutuli, che nel 1995 a Carate Brianza
freddò
due rapinatori e nel 2003 fu assolto da ogni accusa, aprendo quella
stagione di discussioni e polemiche che dura ancora oggi, circa i
limiti della legittima difesa o il presunto diritto di ciascuno a
farsi giustizia da sé. Epicentro del "fenomeno" la
città di Milano e il suo hinterland: la capitale finanziaria
d'Italia, nel primo e secondo dopoguerra, è stata il
principale teatro dei più sanguinosi ed eclatanti episodi
criminali legati al denaro, una sorta di delirio senza confini di
classe, ideologici o morali, sullo sfondo di un'Italia che cambia.
Ma
non è tutto. C'è la "rapina del secolo" - il
secolo scorso - messa a segno dal terrorista nero Valerio Viccei, a
Londra nel 1987: sessanta milioni di sterline (centocinquanta
miliardi di vecchie lire) in gioielli e valori, prelevati senza colpo
ferire dal deposito più blindato al mondo, il Knightsbridge
Safe Deposits Center dei Lloyd's. O la rapina più balorda,
quella simulata nel 1997 dagli "amanti di Capriolo",
paesino in provincia di Bergamo, per coprire con gratuita violenza
una storia di sesso. Fu una rapina maldestra a incastrare, in quello
stesso periodo a Milano, Gaspare Zinnanti, serial killer che aveva
"purificato dall'empietà" tre poveri cristi a colpi
di martello. C'è poi chi dall'assalto a mano armata
è
diventato un regista di successo, come José Giovanni. O chi,
grazie al genio di Laurie Anderson, è evaso virtualmente dal
carcere grazie a una installazione multimediale, come Santino
Stefanini.
Ha
partecipato all'Edizione 2006
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