PAOLO BRERA
E' nato a Milano nella prima metà del secoloscorso ma riesce
a prendere atto della sua età solo quando
enumera i mestieri che ha già fatto: assistente
universitario
di Storia Economica, Economia Politica, Diritto Privato Comparato e
Marketing; esportatore di prodotti petroliferi; consulente aziendale;
editore e giornalista. E’ autore di un volume di saggi (Denaro,
Shakespeare &Company, 1985), due di poesie, diversi racconti,
un
romanzo e numerosi racconti di fantascienza (Perseo Libri), una
ricerca sulle strategie aziendali delle società calcistiche
(con Giuseppe Scherillo), una biografia di Gianni Brera (con Claudio
Rinaldi), un lavoro sulla fame nel mondo diffuso insieme a Famiglia
Cristiana, e un libro di versi dedicato alla storia degli ultimi due
secoli. Nel 2006 è uscito Il veleno degli altri
(Todaro)
Il
veleno degli altri - Todaro
Unagiovane donna con un lavoro precario si vede portare via il
fidanzato
dalla sua datrice di lavoro. Per questo, concepisce e un passo dopo
l'altro realizza il progetto di avvelenarla con l'arsenico, come una
specie di rivincita sociale: con un omicidio insoluto,
dimostrerà
a sé stessa di valere molto di più di quello che
la
pagano, e nello stesso tempo si vendicherà per la perdita
dell'amore. Il momento preciso dell'avvelenamento è fissato
per il party che la vittima darà l'antivigilia di Natale. La
vittima designata viene effettivamente avvelenata, solo che
l'aspirante autrice di delitti perfetti si pente e quasi subito
confessa, per scoprire però immediatamente che in
realtà
è stato qualcun altro ad avvelenare la sua nemica, e con un
veleno differente. Qualcun altro, ma chi? I sospetti sono tanti. A
meno che non sia stata la vittima stessa a suicidarsi... La
protagonista cerca di capire chi è stato per scagionarsi
dalla
colpa che ha già confessato e che un magistrato disinvolto
cerca di appiccicarle addosso pur sapendo della sua innocenza. Sul
caso è al lavoro anche un professionista, un colonnello dei
carabinieri. Il romanzo viola deliberatamente alcune regole del
genere. Comincia come un noir ma non prosegue come un noir,
perché
abbandona ben presto l'analisi della mente che cerca il delitto.
L'omicidio, quando infine si verifica, è visto dal punto di
vista della vittima. Il whodunnit, come diviene
sempre più
chiaro man mano che la narrazione procede, non porta a identificare
chi sia il colpevole, ma a identificare chi possa dirsi sicuramente
innocente.
Ha
partecipato all'Edizione 2006
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