La passione per il delitto

PATRIZIA ROSSI
Da piccola leggeva per sognare a occhi aperti. Adesso i libri li scrive, il primo quando aveva nove anni: libri d'avventura, soprattutto. Ha fatto teatro, si è laureata in filosofia, ha fatto la fotografa e la performer. Vive a Milano con il marito, due figlie e tre gatti, un cane e una tartaruga. Oltre all’ultimo Mi chiamo Druw, nei Delfini Fabbri sono stati pubblicati altri due suoi romanzi: Brividi d'estate, premio Bancarellino 1996, e Il gioco delle perle di drago. Età di lettura da 10 anni.

Mi chiamo Druw - Fabbri
Si chiama Druw, viene da un pianeta lontano ed è caduto sulla Terra per sbaglio. Finisce in una famiglia ricca, poi in un circo, poi in una banda di ladri. Che strani, questi terrestri: vogliono sempre qualcosa da lui, che in fondo è solo un bambino, anche se ha quarantanove anni.

L’incipit
Quando sono caduto non avevo la minima idea di cosa potesse accadermi. All’università avevano cercato di prepararci al viaggio e ci avevano spiegato che voi assomigliate ai nostri wridoxkl. Ma il significato di questa affermazione non mi era risultato chiaro. Io infatti non avevo preso una specializzazione scientifica e soprattutto non mi ero fatto una grande esperienza nelle varie sottospecie, come i wridoxkl appunto.
Ma non voglio raccontarvi gli antefatti, credo che vi annoiereste. Vi posso assicurare, comunque, che fino ad allora la mia vita a Dywxrhjkung non era stata molto avventurosa. Anche se, potendo scegliere, avrei preferito restare là.

Il gioco delle perle di drago – Fabbri
Cosa può succedere a una ragazzina sensibile e ribelle che sogna l’avventura? La risposta è in un antico gioco cinese: mah-jong. Lo scopriremo seguendo Penelope, protagonista di uan fuga mozzafiato fra Milano e Parigi, nei bassifondi dove la potente Triade gialla distende i suoi tentacoli. Solo dopo aver risolto il segreto delle perle di drago, Penelope ritornerà dalla sua famiglia con la scoperta dell’amore e dell’amicizia.

L’incipit
Volete un consiglio spassionato?
Non entrate mai in un cimitero di notte. Neanche se la sfida è allettante. Se poi si tratta di un cimitero di montagna, attenzione! Vi conviene girare alla larga, anche in pieno giorno, se non volte che vi capiti quello che è capitato a me.

Brividi d’estate – Fabbri
Per i fratelli Silvia, Teo e Zoe è la solita vacanza in montagna, con la nonna. Che noia. Ma le cose cambiano quando la pensioncina di sempre è invasa da una banda di motociclisti tatuati. E poi ci sono nuovi amici un po’ strani; uno zingaro misterioso; un professore troppo gentile; e i mille misteri che aleggiano attorno al vecchio mulino stregato con al sua leggenda di oro e di morte. Brividi d’estate, quando fuori fa caldo e ti viene la pelle d’oca...

L’incipit
“Attenta!”
L’avvertimento le arrivò troppo tardi.
Stava ruzzolando per la scarpata erbosa e il cielo azzurro appariva e scompariva sempre più vorticosamente. Decise di chiudere gli occhi. Mise le braccia intorno alla testa per difenderla dai sassi e aspettò di trovarsi sul fondo.
Si fermò a faccia in giù, in bocca un po’ di terra. Indolenzita e con una grossa paura che le impediva di muoversi. Vicino sentiva il mormorio dell’acqua.
“Silvia! Silvia! Tutto bene? Rispondi!”

Ha partecipato all'Edizione 2004 e 2005