SANDRO OSSOLA
Milanese, traduttore di autori come Chester Himes, Manuel
Vàzquez Montalbàn, Paco Ignacio Taibo II, Daniel
Chavarrìa e il Comandante Marcos, ha esordito con il romanzo
Più bianco del bianco (Mondadori, 1989; Addictions, 2002),
considerato da Carlo Lucarelli il capostipite del nuovo noir italiano.
Ha pubblicato numerosi racconti e alcuni romanzi, tra cui Niente
da festeggiare (Il Minotauro, 1997), El Dorado
(in “Luoghi non comuni. Storie di viaggi, di sogni e di acque
profonde”, ComEdit 2000, con Andrea Carlo Cappi e Davide
Pinardi), Senso di giustizia (Il Giallo Mondadori,
1996;
E-Elle, 1999). Nel 1993 ha fondato insieme a vari esponenti del giallo
milanese, "La scuola dei duri", che ha tenuto a battesimo molti nomi
del noir italiano contemporaneo con l'antologia Crimine-Milano
giallonera (Stampa Alternativa, 1994). Il suo ultimo romanzo,
L'ussaro nel freezer,
è uscito nel 2005 da Alacran Edizioni, la nuova casa
editrice da
lui stesso fondata nel 2004 insieme ad Andrea Carlo Cappi, nella quale
si dedica alla ricerca di preziosi inediti di grandi autori stranieri e
di autori italiani affermati ed esordienti, sia nel campo del mystery
sia in quello della narrativa e della saggistica.
Più
bianco del bianco - Addictions
Una commedia noir tra Hitchcock e Almodòvar e, al tempo
stesso,
un pungente ritratto dell'Italia anni Ottanta. Quando Gianni Negri,
ambizioso scrittore milanese, ritrova Enrico Montanari, suo ex compagno
di scuola ed editore di successo, decide di trarre qualche vantaggio
dall'antica amicizia. Ma al week-end in campagna organizzato da Gianni,
oltre alla sua donna e ai coniugi Montanari, partecipano due ospiti
inattesi: un cadavere e un fustino di detersivo pieno fino all'orlo di
cocaina. Presto arrivano anche i legittimi proprietari della droga,
fermamente intenzionati a far sparire il cadavere e a recuperare il
fustino. Ma i protagonisti non sono dell'idea di rinunciarvi. Suspence,
sorprese e humour danzano in un elegante balletto noir, magnificamente
orchestrato da uno dei maestri del noir italiano.
L’incipit.
"Cazzo la pula!". La macchina, che procedeva cautamente
nella
nebbia, abbassò il muso fin quasi a toccare terra e si mise
un
po' di sbieco mentre le gomme stridevano sull'asfalto.
"Cazzo fai! Pirla, coglione! Non frenare a 'sto modo! Se quelli se non
accorgono siamo fatti!"
L'uomo alla guida era grosso come un armadio, tanto che il volante gli
sfiorava la pancia e sembrava troppo piccolo per le sue mani.
L’ussaro
nel freezer – Alacrán
Guido Sereni ha iniziato la sua carriera di investigatore privato
risolvendo un caso di omicidio che la magistratura
aveva prematuramente archiviato. Ora però si guadagna da
vivere
come tutti i detective italiani: pedina mogli infedeli per conto di
mariti abietti e adolescenti inquiete per conto di padri paranoici. Ma
quando in un pub conosce Liam, un irlandese con un passato ingombrante,
la sua vita si fa più movimentata. Anche troppo... Un
romanzo
che parla di amicizia, di lealtà, di lotta armata e di
coscienza. Un detective molto milanese in una Milano che da un pezzo
non è più da bere.
L’incipit
Gettò l’impermeabile su una sedia e
si
allentò il nodo della cravatta. Melania gli girò
tra le
caviglie, poi si mise a grattare la fòrmica
dell’armadietto di cucina.
Le diede subito da mangiare, se non altro per far cessare il rumore. La
gatta si avventò sul piatto.
Il silenzio peggiorò il suo umore. Carico. Sovraccarico. Sul
punto di scoppiare. Tirò un calcio al frigorifero, non
troppo
forte. Ringhiò. Un cazzotto, sempre al povero frigo, che
rabbrividì e cominciò a ronfare, forse nel
tentativo di
fargli compassione.
L’idea gli sembrò buffa e cominciò a
ridere. Una risata coatta, priva di allegria.
Ha partecipato all'Edizione 2003, 2004 e 2005
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