La passione per il delitto
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Anche in questa settima edizione de “La passione per il delitto”, ospita giovani artisti, le cui opere sono in mostra nel granaio di Villa Greppi. Le loro originali opere invitano il pubblico a relazionare immagini visuali alla scrittura, proseguendo sulla strada della corrispondenza tra le arti contemporanee. Gli artisti propongono nuovi concetti di ricerca che attraverso la fotografia, i video, i fumetti, ma anche la materia pittorica e segnica, mostrano quanto siano complesse e imprevedibili le avventure della percezione visiva. Le trame si orientano, inevitabilmente, nell‘ambiente del romanzo giallo, del noir, dove gli elementi primari della scrittura subiscono una metamorfosi rigenerativa a creare inquietanti nuovi scenari.

GAETANO ORAZIO
Nato ad Agri (Sa), vive e lavora a Cremella. Pittore e poeta, ha orientato fin dall‘inizio la sua ricerca artistica verso un realismo espressivo ricco di partecipazione lirica, che nasce dal rapporto diretto con la vita. Ha pubblicato anche raccolte di poesie, tra cui Come le spine, Pozze d‘acqua, Hotel Brianza. Intensa la collaborazione con Alberto Casiraghy per i libretti della Pulcinoelefante. Ha partecipato a mostre collettive - tra cui Milano, Imola, Lugo, Concesio - e personali - le ultime a Verona, Olgiate Olona, Brugherio e Gambettola - alcune delle quali curate da Philippe Daverio o Luca Bradamante.
Il 12 ottobre a partire dalle 15, a La passione per il delitto realizza un‘opera d‘arte dal vivo, al termine della quale, alle 18, leggerà un breve racconto.

KEPPEL
La caratteristica principale di Keppel, artista di origine olandese, è un forte legame con l'acqua. Il lago di Lecco, rappresentato nei suoi vari aspetti, nelle sue differenti prospettive, nel susseguirsi delle stagioni, è il soggetto ricorrente nelle sue opere. Un uomo ed un artista in grado di riconoscere le correnti e i venti del cuore, le luci e le ombre della vita, il fondale profondo dell'anima. Un percorso artistico caratterizzato dall'osservazione o meglio dall’ammirazione delle acque del lago, che lo conduce ad una sorta di catalogazione dello stesso, espressione di un collezionista di visioni ed emozioni lacustri. Lagodighiaccio, lagoplumbeo, lagodipietra, lagogrigio, lagodiluna, lagodinebbia, lagodinuvole. Queste sono solo alcune delle sue opere: nell'insieme, un patchwork d'acqua dolce. Il lago anche come fedele compagno quotidiano di viaggio e, nel contempo, meta della sua nuova identità, dimensione, esistenza, come come lo stesso artista spiega: “Percorro il traforo, per arrivare a casa. Passo nel buio illuminato al neon, e torno a respirare nuova aria. Grazie a quella riga blu... arrivare ad essere”.
Keppel si esprime con linee apparentemente morbide, l'impeto è solo levigato dal segmento di lago, che nudo e crudo, ci viene offerto senza barriere, con una modalità molto diretta, con cromatismi e volumi decisi, che riflettono la forte emotività artistica. “I segni di Keppel non accettano compromessi; sono pure vibrazioni che, come vengono percepite, sono ridotte in una forma, sono tradotte in un contenuto plastico. È proprio nella materialità che si evince lo sforzo di rendere comprensibile, anche al profano, il messaggio che istintivamente è veicolato dall'artista. (…) L'esempio ed il dono che ci offre è un tributo alla libertà, che sembra così davvero vicina; se la sai riconoscere”. (Ermes Corti)
Nel 2005 Keppel ha esposto a Bellagio, nel 2006 a Lierna.

UMBERTO TORRICELLI
Vive a Milano. Il suo lavoro ha come punto di riferimento privilegiato l‘atmosfera ombrosa e rarefatta del noir americano e di quello francese, rivisitati in una chiave che mescola la pittura di origine mediatica, il nuovo realismo europeo e le suggestioni della fotografia ed è soprattutto un gioco a rimpiattino con la memoria e la persistenza di un genere, il noir, che oggi è diventato, più di qualunque altro, un grimaldello per la rilettura critica della realtà. Corpi senza volto tra le pieghe di lenzuola e camicie inamidate, fabbriche senza vita, scheletriche e abbandonate, aeroplani che si stagliano in cieli plumbei: tutto nelle tele di Umberto Torricelli sembra richiamare atmosfere d‘altri tempi che emergono per un attimo dal buio in cui sono immerse per svelarci frammenti di realtà come fossero fotogrammi di un film noir colti nell‘attimo di maggiore suspance. Ha partecipato a mostre personali e collettive in varie città, ha esposto anche all‘estero presso il Daegu Culture & Arts Center in Corea e la Broadway Art Gallery di New York

ALINA RIZZI
Vive a Erba. Giornalista e scrittrice, come artista ha realizzato collage e quaderni d‘artista, che hanno partecipato a diverse mostre in Italia, Belgio e Olanda. Ha pubblicato i romanzi: Amare Leon (da cui il regista Tinto Brass ha tratto il film Monamour) e Passione sospesa, (entrambi Pizzo Nero-Borelli). Ha inoltre pubblicato diversi volumi in prosa, tra cui Donne di cuori (Lietocolle) e Come Bovary (Traven Books) e in versi, come Rossofuoco (Lietocolle) e Il frutto sillabato (Dialogolibri). Per Pulcinoelefante sono uscite tre plaquette, mentre nel 2008 è uscita la raccolta di haiku From Mogador (Dialogolibri). Gestisce il sito www.segniesensi.it, dedicato alla letteratura e all‘arte femminile, ed è stata curatrice del progetto La coperta delle donne.
Domenica 5 ottobre alle 17, legge il suo racconto Oasi, vincitore del Premio Letterario Città di Trieste 2007.


SERGIO SCHIAVONE
Nato a Fidenza (Pr), vive a Como. Da sempre affascinato dal mondo dell‘arte pittorica, ha frequentato per tre anni un corso libero di pittura presso l‘Accademia di Belle Arti “Aldo Galli” di Como, tenuto dal maestro Pierantonio Verga, già titolare di cattedra per oltre un decennio. Predilige l‘astratto, soprattutto l‘espressionismo, con attenzione particolare al colore. Per La passione per il delitto ha realizzato una serie di opere ispirate al tema..

ESPONGONO:
Andrea Barzaghi, art-designer
“Indago l‘esistenza umana, il suo perchè, la sua condizione, i suoi eccessi ed i suoi limiti ricercando continuamente una rassicurazione alle mille domande che la vita, scorrendo, dissemina sul percorso di crescita intellettuale e spirituale di ognuno di noi”.
Bruno Campagna, fotografo.
“Veritas Praevalebit”, questa massima di Marco Aurelio raccoglie l‘essenza della mia ricerca. Visualizzo e raccolgo dati su supporto digitale, consapevole che ogni situazione fermata dalla camera esiste comunque, e propongo una sollecitazione del livello di sensibilità di ogni visitatore che voglia porsi nell‘ottica di osservare e riflettere e non guardare e dimenticare”. Il prossimo novembre espone al Broletto di Como con una mostra fotografica dal titolo UrbaNight.
Silvio Combi, arti multimediali
"Concepisco le istallazioni video come ambienti in cui lo spettatore interagisce; i suoni e le immagini creano un effetto multisensoriale che coinvolge emotivamente e l‘opera viene percepita come una rifrazione in cui puoi perderti, uno specchio , un dejà vu, forse sei tu, forse solo un‘ombra".
Nicole Cordolcini, fotografa
“Cerco nella definizione dei miei personaggi una caratterizzazione scenica, determinata dallo studio della luce e dalla sottile costruzione del contesto. Come in una rappresentazione i soggetti si esprimono con una passionalità instabile, rivelando al contempo una stratigrafia di umori, tracciati ed offerti al respiro della sensualità”.
La sua prossima esposizione sarà da Harvey Nichols a Londra.
Nicoletta Binda e Miriam Pescatori, designer-cartoonist
“Il mondo del fumetto e dei Manga ci permette di dissacrare i falsi idoli che sembrano prevalere nelle scelte giovanili della contemporaneità, l‘inchiostro che delinea i nostri anti-eroi, come una lama incide e lacera queste vite non vissute”.
Stefania Alippi, Lorenza Longhi e Margherita Raso, fotografe
“L‘occhio inumano dell‘obiettivo a evocare figure sub-urbane, a tratteggiare anatomie fatte di carne e sudore e sangue, ritratti precari che tradiscono le loro passioni con lo sguardo, ti rovesciano le loro inquietudini, e si suggellano nell‘attimo dello scatto...e a voi, rimane da guardare qualcosa che è già trascorso...”.
(A cura di Isa Soldati)