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I PROTAGONISTI DELLA NONA EDIZIONE In ordine di apparizione
GIAN MAURO COSTA, Il libro di legno (Sellerio)
Enzo Baiamonte, cinquantenne radiotecnico che per arrotondare aiuta un avvocato a trovare oggetti e persone, si trova alle prese con uno strano incarico: il recupero di cinque libri che un defunto professore bibliofilo ha dato in prestito. La candida investigazione si complica però in un giallo sulla cosiddetta zona grigia.
CARLO FLAMIGNI, Circostanze casuali (Sellerio)
Il notaio Annibale Ricci Ribaldi, uomo vizioso e ricco di famiglia è trovato morto nel suo studio; a breve distanza di tempo, stessa sorte per l’ostetrica che ha fatto nascere i suoi figli. Ad aiutare l’indagine del questore ritroviamo Primo Casadei e la sua famiglia di bizzarri investigatori.
MARCO MALVALDI, Il re dei giochi (Sellerio)
Ampelio il nonno, Aldo l’intellettuale, il Rimediotti pensionato di destra, e il Del Tacca del Comune; sono i quattro vecchietti detective del BarLume. Attorno al nuovo biliardo sezionano gli ultimi fatti di Pineta, tra cui il terribile incidente della statale: è morto un ragazzino e sua madre è in coma profondo. Abituati a indagini e delitti i quattro si autoconvincono che non si sia trattato affatto di un incidente.
ESMAHAN AYKOL, Hotel Bosforo (Sellerio)
Un giallo ricco d’ironia che ha per protagonista una donna tedesca-turca, che si trova spettatrice e partecipe dell’inchiesta su un omicidio ambiguo; ma protagonista vera è la città europea del momento: Istanbul.
ROSA MOGLIASSO, L’assassino qualcosa lascia (Salani)
Alma Peressi, ricchissima e disperata, aspetta che la polizia venga ad arrestarla. Su di lei pesa la responsabilità di un delitto atroce, più un’altra serie di colpe minori: un marito avvocato che ama rimorchiare giovani nei parchi pubblici, una figlia eternamente sballata, un’infelicità inestinguibile. I commissari Gillo e Zuccalà, incaricati di indagare su quel delitto, scoprono però che altri personaggi vi sono coinvolti.
HANS TUZZI, L’ora incerta tra il cane e il lupo (Bollati Boringhieri)
Marzo 1985: nei campi ancora innevati alla periferia sud di Milano, sotto l’antico campanile dell’abbazia di Chiaravalle, viene trovato il cadavere sfigurato di una giovane donna. Inizia così la nuova inchiesta del commissario Melis, che porterà lui e i suoi uomini nel mondo del giornalismo e della più o meno alta finanza. E dei suoi legami più o meno occulti. Ma se, una volta appurata l’identità della vittima, le domande fondamentali sono quelle classiche - chi e perch&eacuto; - altri più sottili e inquietanti interrogativi tormentano Melis.
LORIANO MACCHIAVELLI, Strage (Einaudi)
Quasi nessuno ha potuto leggere finora questo romanzo, perch&eacuto; non appena uscito, nel 1990, fu subito ritirato dal suo editore, dopo la denuncia di uno degli imputati della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna, e mai più pubblicato. Oggi, nel trentennale di quel lutto immenso torna finalmente in libreria. Con intatto il suo potenziale narrativo: personaggi avvincenti, intreccio serrato, ipotesi stupefacential confine della fantascienza, dolorosa e inconciliabile verità umana.
GIANLUCA MERCADANTE, Cherosene (Las Vegas edizioni)
Basta davvero poco per dar sfogo al lato oscuro che giace in ognuno di noi. Una lieve scossa, per trasformare quanto di più ordinario in un’azione improvvisa e malvagia. Una scossa che colpisce e accomuna tutti: un mansueto poliziotto come un pensionato stanco, una giovane hacker come un appassionato d’arte o un rappresentante di cosmesi. E nessuno ne è indenne: perch&eacuto; il male non è fuori, ma dentro di noi.
ANDREA VILLANI, La strategia del destino (Mursia)
Gianluca e Samantha si lanciano ognuno in una notte di eccessi alla vigilia delle nozze. Guglielmo e Benito rievocano storie partigiane e antichi misteri, mentre Lazzaro, studente e pittore notturno, decide di acquistare hashish. Quattro storie della piccola provincia italiana che s’intrecciano nella stessa notte, segnate da un destino diverso. Le loro vite cambiano completamente, ma soltanto all’alba ne prenderanno coscienza. Il giorno dopo il loro borgo non sarà più lo stesso.
MARINA VISENTIN, Biancaneve (Todaro)
Una donna come tante, convinta di non avere molto da pretendere dalla vita. Una giovane donna abituata a starsene in un angolo, a guardare gli altri col naso schiacciato contro il vetro opaco dell’invidia. Un giorno il caso le offre un’insperata occasione di riscatto: la possibilità di diventare finalmente protagonista del proprio destino, in un estremo tentativo di conquistare finalmente un brandello di felicità, ma il prezzo da pagare sarà altissimo.
CRISTINA CATTANEO, Certezze provvisorie (Mondadori)
Negli ultimi anni è andata crescendo l’attenzione nei confronti delle cosiddette scienze investigative, discipline dipinte come praticamente infallibili. Se lo fossero davvero, non dovrebbero esserci casi irrisolti. In realtà, non è così. Cristina Cattaneo, una delle più note antropologhe forensi del nostro paese, ci spiega invece come i più moderni metodi investigativi non sempre siano in grado di rivelarci la verità su un reperto o un ritrovamento. La realtà quotidiana è molto più complessa di come sembra, e richiede, oltre a strumenti di analisi innovativi e a una grande dose di intuito, una profonda consapevolezza dei limiti e delle imprecisioni della scienza.
VEIT HEINICHEN, La calma del più forte (Edizioni e/o)
Vincitore Premio Azzeccagarbugli 2010 Opera straniera.
Una mattina di dicembre, durante una gita in bicicletta sul Carso, l’ispettrice di polizia Pina Cardareto viene aggredita da un cane da combattimento, che scompare improvvisamente nel nulla. Qualche giorno dopo, il commissario Proteo Laurenti, di ritorno a Trieste da una conferenza, si ritrova involontariamente sulla scena di un delitto: Marzio Manfredi, un imbalsamatore di animali triestino che vive accampato come un barbone in un rifugio di fortuna sul Carso, viene ritrovato morto, strangolato da un cappio di metallo.
DOMINGO VILLAR, La spiaggia degli affogati (Kowalski)
Galizia, ottobre. Una volta che i turisti hanno lasciato le spiagge, sulla costa del Nord della Spagna non restano che il clima uggioso e la vita dura dei pescatori che si svegliano all’alba per andare in mare e poi, nel pomeriggio, ammazzano il tempo e la nebbia bevendo vino nella taverne. Quando però l’ultimo acquazzone lascia sulla spiaggia il cadavere del marinaio Justo Castelo, la malinconica e taciturna comunità di Panx&oacuto;n deve rinunciare ai suoi silenzi: quello che a prima vista sembrava un suicidio, si rivela infatti un delitto ben mascherato.
ROBERTA DEIANA, Piccolo ricettario per cuochi perdigiorno (Bietti)
Un ricettario stravagante, dal sapore vagamente à la Queneau, che dimostra come le ricette di cucina si possano trasformare praticamente in qualsiasi cosa: in terzine dantesche, in una canzone di Paolo Conte, in un SMS, in un oroscopo. E naturalmente anche in un noir anni ‘50 e in un thriller!
CHRISTIAN MØRK, Darling Jim (Marsilio)
Tre sorelle, tre racconti, e un segreto, nero come la notte: una storia di amore e seduzione.
Niall, un giovane postino dei sobborghi di Dublino, trova per caso il diario di una donna
assassinata, che rivela i segreti della più tragica storia d’amore di cui lui abbia mai sentito raccontare.
KEVIN POWER, Giornataccia a Blackrock (Marco Tropea)
A Blackrock, quartiere della Dublino ricca, in una notte d’agosto all’uscita di una discoteca, un giovane uomo è preso a calci brutalmente fino alla morte, al termine di una serata come le altre. E’ uno studente universitario, il cui omicidio ad opera di tre suoi compagni, è lo spunto per raccontare un Paese e la sua classe dirigente: la nuova borghesia irlandese, figlia del boom economico, legata ai valori tradizionali dell’isola, alle partite di rugby, alle scuole private cattoliche e, ugualmente, assorbita dai nuovi status symbol provenienti dagli Stati Uniti.
ELISABETTA BUCCIARELLI, Ti voglio credere (Kowalski Colorado Noir)
L’ispettore Maria Dolores Vergani è agli arresti domiciliari a Milano, indagata per omicidio volontario dopo aver accoltellato una donna nei boschi della Valle d’Aosta. Rinchiusa in casa, assediata da immacolati mazzi di fiori, è alla ricerca di una verità i cui confini sono incerti? In Questura a Milano arriva la notizia del suicidio di una giovane dal ponte di viale Forlanini. Mentre il caso appare sin dall’inizio un vero e proprio rompicapo, nel quartiere di San Siro vengono ritrovate tre croci maestose piantate nel terreno, un enigmatico Golgota scoperto nel giardino della villetta di una famiglia perbene.
TERESA SOLANA, Scorciatoia per il paradiso (Sellerio)
Eduardo e Borja, i due gemelli opposti in tutto, investigatori dilettanti, sono alle prese con un omicidio nell’ambiente intellettuale: una scrittrice di storie erotiche femminili muore colpita con la statua trofeo del premio che ha appena ritirato. Nell’inchiesta poliziesca, scorre una galleria di ritratti beffardi, ciascuno con la sua vicenda. L’ambiente preso di mira è quello degli scrittori, col seguito di critici e giornalisti letterari e dove Marina Dolç scrittrice di storie disprezzate dalla critica e adorate dai lettori, muore nello stesso modo della protagonista del romanzo con cui lei ha vinto il premio.
LEONARDO PADURA FUENTES, L’uomo che amava i cani (Marco Tropea)
Nel 2004, alla morte della moglie, il giovane Ivan, aspirante scrittore e responsabile di una piccola clinica veterinaria a L’Avana, ripensa a un episodio della sua vita, avvenuto nel 1977, quando conobbe un misterioso uomo che passeggiava sulla spiaggia in compagnia di due magnifici levrieri russi. Un incontro dopo l’altro, “l’uomo che amava i cani” comincia a renderlo depositario di alcune confidenze che, sempre più, si concentrano sull’assassino di Leon Trotsky, Ram&oacuto;n Mercader, di cui l’uomo conosce dettagli molto personali. Grazie a queste conversazioni, Ivan inizia a ricostruire le vite di Trotsky, e di Ram&oacuto;n Mercader scoprendo come divennero la vittima e l’artefice di uno degli omicidi più importanti del Ventesimo secolo.
Seven, 21 storie di peccato e paura, a cura di GIANFRANCO ORSI (Piemme)
Seven sono i sette peccati capitali. Le 21 storie sono altrettanti modi di interpretarli, di
osservarli e di leggerli. Tre autori per ogni peccato, selezionati da Gian Franco Orsi.
Una sfida per gli autori ad affrontare uno dei sette vizi capitali: i lettori vengono coinvolti dalle storie di delitti, rapine, follia, ma anche dalla curiosità di scoprire il “lato oscuro” di ogni autore.
GIUSEPPE PEDERIALI, Camilla e il rubacuori (Garzanti)
Camilla Cagliostri ha due problemi. A Modena è arrivato il nuovo questore, la bolognese Caterina Bergonzini, che vuole rimetterla in riga: perch&eacuto; Camilla è una poliziotta molto brava (fin troppo) ma conduce le indagini alla sua maniera, con molta spregiudicatezza, per non parlare della sua vita privata. Secondo problema, c’è una nuova difficile inchiesta: due belle ragazze ferocemente mutilate e uccise. L’indagine porterà l’ispettore Cagliostri alla scoperta di un traffico terribile e a confrontarsi con il criminale che l’ha scelta quale avversaria. E tuttavia, Camilla continuerà a godersi la vita, e tutti i suoi piaceri.
PIERO CALÒ, L’occhio di porco (Instar Libri)
Paisiello è una piccola cittadina del Sud circondata dal mare, dalla boscaglia, dalla linea ferroviaria e dominata dalla Tessera, un enorme magazzino dove si provvede alla distribuzione di tutti i generi di consumo. A Paisiello si respira una mortifera aria di provincia: si parla, si sparla e ci si annoia. Le morti improvvise di Tania, la bellezza locale, e di Franco Bolla portano però alla luce un progetto di cui nessuno si era mai accorto.
ANTONIO PAOLACCI, Salto d’ottava (Perdisa)
Un uomo e un ragazzo. Ventiquattro ore per entrambi. Un cadavere di adolescente in una
fabbrica abbandonata. L’uomo è un produttore cinematografico preda di una strana forma di smarrimento. è un uomo che ha atteso, che attenderà fino all’ultimo istante. Il ragazzo è un sedicenne affascinato dalla cultura dello skateboard. Quando s’imbatterà nel cadavere di un suo coetaneo, sarà l’inizio delle domande. Omicidio? Incidente? E scoprirlo, importa davvero? Sullo sfondo, una sessualità vissuta di nascosto: incontri anonimi, trasgressioni e prostituzione s’incrociano a un’eloquente poetica delle persone qualunque.
PIERLUIGI PORAZZI, L’ombra del falco (Marsilio)
Alla semplice vista dell’ombra del falco, i piccoli animali che ne sono prede si immobilizzano o scappano terrorizzati. Anche se sono appena nati, già sanno che è un predatore, è un’informazione scritta nel loro dna. L’ombra di un predatore umano sconvolge una tranquilla cittadina del Nordest. In una discarica viene ritrovato il cadavere di una ragazza. Pochi giorni dopo, alla questura arriva una busta, che contiene una lettera e un dvd, con cui l’assassino sfida la polizia, e in particolare l’ex agente Alex Nero, che viene richiamato in servizio per tentare di catturare il serial killer.
ANDREA FAZIOLI, La sparizione (Guanda)
Natalia, diciassette anni, e sua madre si sono rifugiate tra le montagne del Canton Ticino per superare il dolore della morte improvvisa del padre della ragazza, un medico di Lugano. Ma un delitto turba la loro pace già difficile e Natalia, di colpo, smette di parlare. I suoi ricordi sono confusi, forse ha visto qualcosa ma non riesce a esprimersi: lo shock le ha chiuso la bocca. Suo padre ha lasciato in giro delle carte che nascondono un mistero inquietante, e nel paese cresce la tensione. Natalia ha paura e non sa più di chi fidarsi; ma poi accade uno strano incontro. Il caso vuole che a Corvasco abiti anche Elia Contini. Il fatto che Contini abbia smesso di fare il poliziotto e si arrabatti in un giornale di provincia non toglie nulla alla sua curiosità e alla sua vocazione a tuffarsi nei guai.
GIUSEPPE GUIN, Io ti aspetto qui (Book)
Ritorna Elisa Vanelli, la protagonista inquieta di “L’amore imperdonabile”. è una donna in fuga con i suoi enigmi. Il mistero sul lago di Como si infittisce e un uomo promette: “Io ti aspetto qui”. “Ho visto Elisa Vanelli!”.La Gloria, la più pettegola delle beghine, aveva il volto stravolto e ripeteva: “Ho visto l’Elisa entrare al convento dei frati benedettini”. Era il 12 dicembre 1958. Quella mattina le parole della Gloria tornarono a inquietare il paese.
GIANNI SIMONI, Commissario domani ucciderò Labruna (Tea)
Il commissario Miceli, prossimo alla pensione, non aveva più voglia di seccature. Così, quando quell’anonimo “Commissario domani ucciderò Labruna” arrivò sulla sua scrivania, la tentazione di prenderlo come uno scherzo fu forte. Ma si sbagliava. E adesso c’è lì quel cadavere a gridarglielo in faccia. Non è che l’inizio di una serie apparentemente inarrestabile di delitti. Il serial killer dei colori scuote la città di Brescia. Miceli, affiancato dall’amico Petri, ex giudice in pensione, e da un’eccellente squadra d’investigatori, è chiamato a risolvere il caso. Ma il loro peggior nemico è il tempo.
LUCA GLEBB MIROGLIO, Manhattan a tavola: delicatessen, bistrot, trattorie, take away e nevrosi. Le ricette dai film di Woody Allen (Il Leone Verde)
A cena con Annie in un diner di Manhattan oppure a pranzo da Hannah e le sue sorelle il Giorno del Ringraziamento, e ancora in un bistrot di Parigi, al Gritti di Venezia o in un pub londinese. Woody Allen sorprende anche per come utilizza nei suoi film il cibo e le bevande. Che sia per far pensare e sentirsi “più intelligenti”, per descrivere nevrosi da raccontare sul lettino dello psicanalista, in ogni caso il cibo è spesso il “contorno” giusto della narrazione del grande regista americano.
PIERPAOLO PRACCA, L’amore, la morte e il basilico. La cucina marsigliese di Jean Claude Izzo (Il Leone Verde)
Leggere Izzo vuol dire entrare in un rapporto di pelle con certe strade,locali, con un’umanità disperata, pulsante, che non possiamo fare a meno di amare. Vuol dire farsi assorbire dagli odori: quello del basilico, delle spezie che si trovano nei mercati rionali; ma anche odore di voluttà, di sangue. Effluvi pregnanti che ricordano l’Oriente. Esperienze estreme e accecanti: violente come la passione, la morte, il cibo.
MICHAEL GREGORIO, Luminosa tenebra (Einaudi)
Estate 1808. Nel caldo soffocante l’esercito napoleonico occupa la Prussia e tenta di mettere le mani sulla sua ricchezza più grande: l’ambra. Ma una maledizione sembra calare sulle raccoglitrici della preziosa resina, donne forti e splendide che cadono sotto i colpi di un assassino efferato e maniacale. Mentre i loro corpi, lasciati nudi e stranamente mutilati sulle spiagge del Baltico, sembrano comporre un oscuro disegno, spetta di nuovo a Stiffeniis, il detective allievo di Kant, affrontare l’ignoto, e un pericolo piú vicino di quanto lui stesso possa immaginare. Il procuratore Hanno Stiffeniis, si mette sulle tracce di un killer ossessivo.
LUCA MASALI, La vergine delle ossa. Cesare Lombroso indaga (Castelvecchi)
A fine Ottocento, nel manicomio di Collegno i destini di molte anime perse si incrociano con quelli di uomini illustri. Come Cesare Lombroso, il famoso psichiatra celebrato per il metodo scientifico con cui riesce a distinguere, grazie a una riga e un compasso, l’uomo di genio dal delinquente, la brava ragazza dalla prostituta, il criminale dal pazzo furioso. Un certo Salgari Emilio che, a seconda dell’ondivagare della sua pazzia, si crede ora capitano di mare, ora scrittore. Marianna, una donna di vita triste e inguaiata. E infine, un delinquente nato, talmente pazzo da aver ripudiato persino il suo nome: si fa chiamare con le iniziali U.G. e passa le sue giornate in manicomio a creare una delirante scultura di ossa.
FELICE CIMATTI, Senza colpa (Marcos y Marcos)
In un laboratorio da qualche parte nel mondo, in un luogo isolato fra capannoni abbandonati e prati senza fiori, un gruppo di scienziati - primatologi, studiosi del linguaggio delle api, esperti della lingua dei segni - si accorge che uno di loro, John Savage, un collega impegnato in torbidi esperimenti finanziati dal Dipartimento della Difesa, scompare improvvisamente. Dal più vicino commissariato viene mandato un ispettore, Mark Soul, semianalfabeta e frettoloso, che si trova di fronte ad un silenzio omertoso e risentito.
GIANCARLO NARCISO, Solo fango (Edizioni Ambiente)
Chi ha ucciso chi e perch&eacuto;. Questi gli interrogativi che dominano l’ennesima indagine di Butch Moroni, nello scenario apparentemente rassicurante di Arco e Riva del Garda. Incaricato di ritrovare una persona scomparsa, Butch deve ben presto fare i conti con una catena di omicidi in cui niente è come sembra. Attivisti ambientali impegnati a scongiurare disastri ecologici, presunti colpevoli e colpevoli dichiarati, vecchi amici e nuovi arrivi, politici corrotti e protagonisti dal colposo passato. E al centro, una discarica di rifiuti. Un’indagine che svela un Trentino differente.
VALERIO VARESI, Il commissario Soneri e la mano di Dio (Frassinelli)
Sotto il ponte più antico di Parma, il cadavere di un uomo affiora dalla riva melmosa.
è stato assassinato, e poi gettato in acqua chissà dove, finch&eacuto; la corrente non l’ha portato lì. Il commissario Soneri, incaricato delle indagini, si affida come sempre all’istinto e raccolti i primi, labili indizi, decide di risalire il fiume. In un freddo, piovoso pomeriggio di gennaio, il suo tragitto a ritroso lo conduce in un borgo isolato dell’Appennino, vicino a un passo percorso un tempo da mercanti e pellegrini e ora battuto da ambulanti extracomunitari, ma anche da “spalloni” della droga. I paesani parlano poco e malvolentieri, l’ostilità verso l’intruso, perdipiù sbirro, è palese, tuttavia Soneri arriva a scoprire in fretta l’identità della vittima.
SALVO BARONE, Le regole del formicaio (Todaro)
Trasferito da qualche giorno a Milano, il commissario Efisio Sorigu assiste a un suicidio in
metropolitana. Pur consapevole che non è solitamente materia di indagini, lo sguardo
scambiato con la vittima pochi secondi prima del salto, lo costringe a porsi una serie di
domande. Nel frattempo strani avvenimenti scuotono la città aumentando il caos
all’approssimarsi delle elezioni, mentre il tema della sicurezza occupa le prime pagine dei giornali. Efisio Sorigu non si arrende all’evidenza delle coincidenze e, appoggiato dalla sua squadra, scava sino a trovare il formicaio. Ma dovrà subirne le regole.
CLAUDIO PAGLIERI, La cacciatrice di teste (Piemme)
Arrivato al termine della sua vita, anche un uomo avido e arido come Settimo Ranieri sente
il bisogno di alleggerirsi l’anima. La statua in bronzo che giace nella sua cantina fu pescata quarant’anni prima nelle acque di Ventotene. Ora è arrivato il momento di restituirla al legittimo proprietario: lo Stato italiano. è a suo figlio Ludovico che affida questo compito, ma un tesoro di quella entità può risvegliare appetiti poco leciti, specialmente in un rettore universitario di grandi ambizioni. Che trova una preziosa alleata in una ragazza tanto bella quanto pericolosa. Ma manca ancora un tassello: la statua è priva della testa, andata perduta chissà quando.
PIERO COLAPRICO, Mala storie. Il giallo e il nero nella vita metropolitana (Il Saggiatore)
Sono ambientati sulle stesse strade, sotto lo stesso cielo. Notti e giorni che si susseguono, mille personaggi che vanno e vengono, sparano o muoiono. Ci sono urla, pianti e la vita, che se ne va. Sono i racconti-cronaca di Piero Colaprico. Tutto è successo davvero, accanto a noi, mentre andavamo al lavoro guardavamo la tv, mentre passeggiavamo presi dai nostri pensieri. Questo è un libro di fatti, fatti che l’occhio dell’autore trasforma in storie. è un libro di odori poi, e si sente, l’odore della metropoli. è un libro di colori. C’è il grigio dell’asfalto, il giallo delle gru, il rosso del sangue. E poi il nero, perch&eacuto; è un libro di Mala storie.
AA.VV., Sei fuori posto (Einaudi)
Nella Milano degli anni Ottanta, dove il marcio appare quando meno te lo aspetti: è
Scala C di Piero Colaprico, uno dei sei racconti dell’antologia. All’ex maresciallo Pietro Binda torna in mente una storia di quegli anni, il giorno che il suo nipotino londinese gli chiede, nonno che cos’è il destino?
AA.VV., Cattivi soggetti (Rizzoli)
Cinque tra gli autori più interessanti del noir italiano incontrano altrettanti disegnatori emergenti e ci regalano un libro inatteso, diverso, ruvido. Un graphic novel che non fa sconti a nessuno. Un palestinese disgustato dalla violenza serpeggiante in una Milano
buia e senza riscatto è il soggetto di Colaprico, una delle cinque storie. Cinque autori e cinque disegnatori, un unico filo rosso: la sottile, ambigua linea di separazione che divide il bene dal male, la vittima dal carnefice, la facciata del perbenismo dal marcio che nasconde sotto di s&eacuto;. I racconti a fumetti riuniti in queste pagine delineano, ciascuno a suo modo e con tratti, atmosfere e intrecci molto diversi, un ritratto crudo dell’Italia dei nostri giorni, un paese percorso dall’inquietudine, dalla paura dell’altro, oppresso dalla onnipresente minaccia dello straniero. Salvo scoprire - e come potrebbe essere diversamente - che l’altro è dentro di noi, e l’unica reale minaccia vive nell’incomprensione.
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